Essere sopraffatti da pensieri che ci rendiamo conto essere inadeguati, ma non poterli comunque evitare. Sentirsi “costretti” a mettere in atto compulsivamente delle azioni per placare lo stato di angoscia generato da tali pensieri incontrollabili ed indesiderati. Questo è ciò che vive chi soffre di un disturbo ossessivo-compulsivo.
Le compulsioni sono percepite come l’unica soluzione possibile, ma in poco tempo perdono il loro potere rassicurante e diventano loro stessi degli attivatori, alimentando ulteriori timori sulle ripercussioni dei propri comportamenti, ad esempio la paura che il disturbo possa allontanare gli altri.
Spesso ci si sente fortemente soli ed incompresi, è molto difficile spiegare alle persone la natura delle proprie azioni e l’infondatezza dei propri pensieri, per cui si tende a “nascondersi” e ad evitare via via sempre più situazioni potenzialmente attivanti, limitando la propria esistenza
