Uno degli aspetti più invalidanti dell’ansia è che tende ad essere “onnipotente”. Si insinua tra i pensieri domina ogni altra cosa: anche se razionalmente ci rendiamo conto di quanto le paure siano infondate, siamo terrorizzati ed incapaci di agire al di fuori di queste sensazioni.
Siano esse preoccupazioni per la salute di qualcuno o per la propria, timore di non avere via di fuga in un posto affollato o senso di soffocamento e claustrofobia è come se l’ansia “spegnesse” l’interruttore delle nostre funzioni centrali.
L’ansia coinvolge in modo potente anche il corpo, e quando arriva un attacco di panico si ha la sensazione di morire ed il terrore che l’esperienza possa ripetersi diventa predominante.
Improvvisamente e progressivamente anche le cose che abbiamo sempre fatto diventano spaventose e difficili, fino a limitare le nostre possibilità d’azione e la nostra efficienza in tutti i contesti della vita.